Auto di servizio e peculato

imageIn tema di peculato, la Sesta Sezione della Cassazione ha affermato che la condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che utilizza reiteratamente l’autovettura di servizio per finalità attinenti alla vita privata configura il reato di cui all’art. 314 comma 1 cod. pen. in quanto realizza una condotta appropriativa di un bene della pubblica amministrazione per la cui integrazione è sufficiente l’esercizio da parte dell’agente di un potere uti dominus tale da sottrarre il bene alla disponibilità dell’ente.

Lo ha stabilito la sentenza n. 13038 pubblicata il 31.3.2016. Di seguito il link per leggere la motivazione sul sito della Suprema Corte Cass. Pen. Sez. VI n. 13038 del 2016

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Accertamento esercizio professione forense: é arrivato il regolamento

avvocatoSulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 81 del 7.4.2016 é stato pubblicato il Decreto del Ministro della Giustizia del 25 febbraio 2016 n. 47 “Regolamento recante disposizioni per l’accertamento dell’esercizio della professione forense”.

Tale Regolamento, previsto dalla L. 247/2012,  é frutto di un lungo confronto tra gli uffici ministeriali e il CNF e su alcuni punti si é arrivati anche a una medizione accettabile.

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Accesso abusivo alla PEC altrui: è reato.

imageLa Quinta Sezione Penale della Cassazione  ha affermato che l’accesso abusivo all’altrui casella di posta elettronica configura il reato di cui all’art. 615 ter cod. pen. in quanto la casella di posta elettronica è una spazio di memoria, protetto da una password personalizzata, di un sistema informatico destinato alla memorizzazione di messaggi, o di informazioni di altra natura, nell’esclusiva disponibilità del suo titolare, identificato da un account registrato presso il provider del servizio.

Trattasi della sentenza n. 13057 pubblicata il 31.03.2016.

Di seguito il link per leggere la motivazione sul sito della Suprema Corte Cass. Pen. Sez V n. 13057 del 2016

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Sisma, informazione e causalità psichica

imageLe Quarta sezione penale della Corte di Cassazione, pronunciandosi in merito alla responsabilità dei componenti della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi per i decessi e le lesioni conseguite al terremoto verificatosi in L’Aquila, il 6 aprile 2009, confermando la sentenza di appello, ha, tra l’altro, affermato la configurabilità, anche nell’ambito dei reati colposi, della c.d. “causalità psichica”, da ricostruirsi sulla base di consolidate e riscontrabili massime di esperienza, cui deve necessariamente far seguito il rigoroso e puntuale riscontro critico fornito dalle evidenze probatorie e dalle contingenze del caso concreto. (Nella specie la Corte ha riconosciuto un nesso di derivazione causale tra le informazioni, imprecise e contraddittorie, sulla pericolosità e sui futuri sviluppi dell’attività sismica fornite da uno degli imputati alla cittadinanza e la decisione di alcune delle vittime di rimanere in casa nonostante il protrarsi delle scosse sismiche).

La sentenza è la n. 12748 del 2016 pubblicata il 24 marzo 2016.

Di seguito il link per accedere al sito della Cassazione per leggere la motivazione

Cass. Pen. Sez. IV 12748 del 2016

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Rifiuti l’alcol test ? Puoi invocare l’art. 131 bis c.p.

guidaebrezza3Con sentenza n. 13682, depositata il 6 aprile 2016, le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione hanno affermato che la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, di cui all’art. 131-bis cod. pen., è compatibile con il reato di rifiuto di sottoporsi all’accertamento alcoolimetrico, previsto dall’art. 186, comma 7, cod. strada.

leggi la motivazione sul sito della Corte Suprema cliccando su questo linkCass. Pen. S.U. 13682 del 2016

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Particolare tenuità del fatto e guida in stato di ebrezza

guidaebrezza2Le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione, enunciando numerosi principi di diritto relativi alla causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis cod. pen., hanno affermato che detta causa di non punibilità è compatibile con il reato di guida in stato di ebbrezza, caratterizzato dalla presenza di soglie di punibilità all’interno della fattispecie tipica, rapportate ai valori di tassi alcolemici accertati.

Trattasi della sentenza n. 13681 pubblicata il 6.4.2016 la cui motivazione può essere letta sul sito della Suprema Corte cliccando sul seguente link Cass. Pen. S.U. N. 13681-2016

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Convegno AIGA Avezzano 31.3.2016 su geografia giudiziaria

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Indagini preliminari e dichiarazioni accusatorie

La Corte di Cassazione ha affermato che le dichiarazioni accusatorie rese nel corso delle indagini preliminari alla polizia giudiziaria dall’indagato che abbia ricevuto solo gli avvisi previsti dall’art. 64, comma terzo, lett. b) e c) cod. proc. pen. e non quello di cui alla lettera a) della stessa disposizione, sono utilizzabili nei confronti dei soggetti indagati di reato connesso ma non anche nei riguardi del dichiarante. Trattasi della sentenza della Prima Sezione Penale n . 11165 pubblicata il 16.3.2016 la cui motivazione e’ leggibile al seguente link Cass. Pen. Sez. I 11165/2016
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Processo amministrativo telematico: ecco le regole tecniche

Consiglio di statoSulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 67 del 21.3.2016 é stato pubblicato il DPCM 16 febbraio 2016 n. 40  “Regolamento recante le regole tecnico-operative per l’attuazione del processo amministrativo telematico”. Le norme in questione entreranno in vigore dunque il 5 aprile 2016.

Ecco il documento presente nella Gazzetta Ufficiale

Download (PDF, 485KB)

 

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Avvocato Andreani: nuova app per calcolo quote ereditarie

imageIl famoso sito internet dell’avvocato Anna Andreani www.avvocatoandreani.it ha messo a disposizione una nuova app, molto semplice da utilizzare per calcolare le quote ereditarie sia in caso di successioni ab intestato che in caso di successioni testamentarie.

Ecco il link alla pagina Calcolo quote ereditarie

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Mediazione e opposizione a decreto ingiuntivo 

imageOpposizione a decreto ingiuntivo e onere della mediazione.

La Suprema Corte risolve il contrasto creatosi nella giurisprudenza di merito.

Con sentenza n. 24629/2015 pubblicata il 3 dicembre 2015 della Terza Sezione Civile e’ stato chiarito che in caso di opposizione a decreto ingiuntivo l’onere di avviare il procedimento di mediazione obbligatorio incombe sull’opponente: infatti è quest’ultimo che si oppone alla soluzione deflativa del contenzioso quale è il procedimento monitorio. A fare diversamente verrebbe ingiustamente premiata l’inerzia dell’opponente e gravato di un ulteriore onere il creditore. La motivazione completa si può leggere sul sito della Corte al presente link    Cass. Civ. Sez. III n. 24629/2015

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Art 408, comma 3 bis, c.p.p.

imageLe Sezioni Unite della Corte di Cassazione con sentenza N. 10959/2016 pubblicata il 16/3/2016 hanno affermato che la disposizione di cui all’art. 408, comma 3 bis, cod. proc. pen., che stabilisce l’obbligo di dare avviso alla persona offesa della richiesta di archiviazione per i delitti commessi con violenza alla persona, è riferibile anche ai reati di atti persecutori e di maltrattamenti in famiglia previsti rispettivamente dagli artt. 612 bis e 572 cod. pen.

Questo è il link per leggere la motivazione sul sito della Suprema Corte Cass. Pen. 10959/2016

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