Ai fini della procedibilità per il reato di furto commesso su beni facenti parte della massa fallimentare di una società di capitali dichiarata fallita, è legittimato a proporre querela non solo il curatore ma anche l’amministratore della persona giuridica che, seppure privata della disponibilità dei beni, ne mantiene la proprietà e il possesso.
Detto principio é stato fissato dalla Corte di Cassazione Quinta Sezione Penale con sentenza n. 28746/2017 (ud. 04/05/2017 – deposito del 09/06/2017 ).